Anni ’90 a Cuba, ci troviamo in pieno “Periodo Especial“. Durante i caldi pomeriggi di dopo scuola, io e mia sorella non sapevamo cosa fare e come combattere la noia.
Niente da guardare in tv, non perché non c’era la programmazione ma perché “el apagòn” era costante (blackout attuato dal governo per il risparmio energetico). Avendo esaurito ogni fonte di energia che ci potesi consentire di ricreare qualche forma di immaginazione infantile siamo arrivate alla conclusione che collezionare farfalle ci avrebbe salvate. E fu così che iniziamo la nostra esplorazione per i parchi (foreste e monti per un bambino), inseguendo le farfalle da cacciare e postare dentro la pagina di un bel libro (plash bella che appiccicata)!
C’erano così tante varietà, diverse per i colori, taglia, bellezza, profumo e polvere magica. Ma noi volevano solo una, si, Lei…l’unica, meravigliosa e Hermosa “Mariposa India”! Con il suo colore nero blu brillantissimo, ali perfette e grandi, quei due occhi sulle ali, color giallo che ci guardavano fisso e quel suo ondeggiar su e giù lentamente.
Su e giù, una e mille volte, io e mia sorella inseguivamo i suoi movimenti, eravamo due pazze “mariposas”!
Povere farfalle! Ignare di ciò che sarebbe accaduto a loro tra le nostre mani. Noi altrettanto ignare di una situazione politica, ahimè non magica quanto le farfalle….
cerco di aggiornare anch’io il blog bella zietta di Manuel 🙂
Las mariposas nos daran buena suerte!!!!